Kiva per le donne


Kiva, il sito internet no profit che permette al pubblico di prestare soldi a progetti nei paesi poveri (e non solo), ha deciso in vista del prossimo 8 Marzo di lanciare una grossa raccolta fondi per finanziare i progetti creati e gestiti da donne in giro per il pianeta.

Registrandoti ora su Kiva riceverai 25$ offerti dagli sponsor per fare il tuo primo prestito ad una “imprenditrice” a tua scelta. Kiva insieme ai suoi partner in giro per il mondo si occuperà di consegnare la somma raccolta alla persona che l’ha richiesta, a cui la chiederà indietro un po’ al mese, senza interessi ulteriori a quelli necessari a coprire gli eventuali costi dell’azienda partner e naturalmente la svalutazione della moneta locale rispetto al dollaro. Una volta riavuta indietro la somma potrai reinvestirla un un altro progetto continuando questo circolo virtuoso (qui nel dettaglio).

Rispetto alle semplici donazioni a fondo perduto – importanti e cruciali soprattutto nelle situazioni di emergenza – il sistema di Kiva permette un maggiore impatto sul lungo periodo promuovendo la crescita del tessuto economico locale: quale migliore occasione quindi per promuovere il lavoro, e l’imprenditoria femminile?

Puoi registrarti oggi stesso su Kiva seguendo questo link.

YouTube TV


Qualche mese fa mi chiedevo se Youtube avrebbe privilegiato i contenuti generati dagli utenti oppure i grossi network. Sembra che Google preferisca i secondi.

YouTube ha infatti annunciato un servizio che permette di vedere in streaming un buon pacchetto di canali televisivi USA, e oltre alla diretta anche avere la possibilità di rivedere in differita qualunque programma utilizzando proprio le qualità della piattaforma YouTube.

Questo servizio sarà inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti per 35$/mese per 6 account, includendo oltre ai canali televisivi anche le serie originali YouTube Red, ma non gli altri benefici del servizio YouTube Red che sarà disponibile per altri 10$/mese.

Uno dei vantaggi è la semplicità di rescissione del contratto che è propria dei servizi online come Netflix: a differenza dei passaggi che le compagnie tradizionali impongono ai loro utenti, YouTube TV promette di essere cancellabile con un click.

La televisione continua il suo viaggio verso l’innovazione e oramai internet e la trasmissione broadcast sono completamente mischiati: Google aveva già annunciato di avere un sistema per sostituire la pubblicità negli spazi televisivi con degli annunci personalizzati sull’utente, con lo stesso modello di quelli che vediamo normalmente su internet, e per questa ragione mi immagino che sul lungo periodo YouTube TV potrebbe diventare più economico, o addirittura parzialmente gratuito per i canali in chiaro supportati dalla pubblicità, e questo potrebbe voler veramente dire di essere molto vicini alla fine della televisione broadcast, considerando che la stessa piattaforma propone sia contenuti registrati e in diretta creati dagli utenti, sia i grossi network.

Stato del Blog: Febbraio 2017

Con qualche articolo pubblicato con un po’ di giorni di ritardo son riuscito a chiudere anche Febbraio mantenendo la quota di articoli stabilita: 20 articoli nell’ultimo mese, 152 in totale.

Come di consueto ecco qualche statistica.

228 sessioni, ovvero il -14% rispetto a Gennaio, per 170 utenti ovvero -19%. 70% Desktop, 20% cellulare, e 10% tablet. La percentuale dei tablet è rimasta costante ma son cresciute le visualizzazioni da desktop.

Come canali di acquisizione abbiamo un 46% da motori di ricerca, 24% visite dirette, 21% Social, 8% referral, e 1% email.

Per quanto riguarda le visite da motori di ricerca un 31% è arrivata in homepage, e finalmente non ho più visite sui vecchi contenuti cancellati. Come social abbiamo Facebook al 75% e Twitter al 25%. Nei referral posso vedere che non sono l’ultima persona su questa terra che usa i lettori di RSS, mentre le visite via mail mi lasciano dubbioso dato che non ho mandato link via mail: probabilmente si tratta del vecchio sistema di email mandate da feedburner, che potrei effettivamente reintegrare al posto della newsletter (che non sta riscuotendo successo).

Nell’ultimo mese mi son trovato a parlare di Trump più di quanto in realtà volessi: spero che in Marzo il presidente americano ci darà meno occasioni per parlare di lui. Anche nel prossimo mese mi occuperò di No Man’s Sky, ma non penso di portare avanti questa serie di post più in la di un anno. anche perché oramai questo gioco non raggiunge più neppure 1.000 giocatori contemporanei nel weekend, e il numero di giocatori attivi che ha mantenuto è sotto il 4%, quindi a meno di clamorose novità lo vedo pronto per il dimenticatoio.

Probabilmente nel prossimo mese cercherò di parlare un po’ di più di videogiochi e cinema, dato che cominciano ad esserci uscite interessanti, tra le quali Ghost in the Shell che vorrà almeno un paio di articoli per quanto è controverso.

Bene: continuiamo.