Europa Universalis 4: Milano

Ho completato una nuova campagna di Europa Universalis 4 questa volta giocando con Milano.

Durante la scorsa campagna con Castiglia avevo scoperto troppo tardi l’importanza della meccanica dello sviluppo dei territori, quindi in questa partita ho deciso di sviluppare da subito Milano, anche per compiere una delle missioni del nuovo sistema di missioni.

Il nuovo sistema di missioni è molto più chiaro del vecchio sistema casuale, ma è anche molto più libero e limitato: nel vecchio sistema si poteva portare avanti solo una missione a breve termine alla volta, mentre ora si hanno ben chiari due o tre obiettivi a medio termine, che conducono a obiettivi a lungo termine.

Giocare come Milano è una esperienza completamente differente rispetto a Castiglia: per prima cosa non si ha uno sbocco sul mare, quindi non c’è alcuna necessità di una flotta, e di conseguenza le possibilità mercantili sono molto limitate; poi si è un membro del Sacro Romano Impero e quindi si è difesi da attacchi esterni dall’imperatore ma si è anche molto limitati in termini militari, e per questa ragione la prima parte della partita è stata un gioco diplomatico per raggiungere la posizione di Imperatore.

Una volta imperatore l’aspetto militare diventa molto più importante: occorre difendere le varie nazioni dell’impero nel mentre si cerca di espandersi alle spese degli stati confinanti, guadagnandosi anche uno sbocco sul mare e cominciando il gioco mercantile. Essere imperatore non vuol dire essere una superpotenza, quindi nel processo di espansione bisogna stare attenti a non pestare i piedi a Francia e Impero Ottomano.

Come imperatore il nostro ultimo obiettivo è quello di consolidare l’impero in una unico stato nazionale: nel fare questo però ci troviamo di traverso la riforma protestante che spetta l’impero in due e ci porta verso una enorme guerra continentale quando la coalizione protestante dichiarerà guerra alla coalizione cattolica. Non ho ben capito come funziona la coalizione protestante, ma questa può raccogliere anche i nemici dell’imperatore, come ad esempio l’Impero Ottomano. Anche in questa partita l’impero ottomano era diventato molto potente espandendosi in Africa e Medio Oriente quindi l’unica strategia che ho trovato valida per sopravvivere è stata quella di abbracciare la riforma (seguendo quello che buona metà della mia nazione aveva fatto) e lasciare il trono imperiale. Con mia sorpresa l’Inghilterra si è fatta eleggere, ed è entrata nel Sacro Romano Impero.

Dopo la vittoria cattolica contro la coalizione protestante ho deciso di ritornare Cattolico: un passaggio molto dannoso la doppia conversione, che però mi ha rimesso in gara per il posto di imperatore.

Una volta verificato come fosse impossibile superare l’Inghilterra ho deciso di puntare al secondo obiettivo: formare lo stato Italiano e conseguentemente uscire dal Sacro Romano Impero. Ci sono volute una serie di guerre accuratamente coordinate, e un tradimento radicale verso lo stato pontificio, ma son riuscito nel mio intendo.

A questo punto con il Centro Nord unito e alcuni stati tedeschi sotto il mio controllo ho cominciato a poter dichiararmi una superpotenza: il passaggio successivo è stato la liberazione del sud, ancora occupato da Aragona, che nel momento aveva distrutto Castiglia e occupato buona parte della penisola Iberica, e iniziato a colonizzare le Americhe.

Una volta liberato il Sud ho potuto con un esercito ancora più grosso soggiogare aragona prendendo i territori in Spagna, e dopo 2 guerre ho potuto vassallarla ereditando le colonie americane.

A questo punto, come nella partita precedente, il budget ha smesso di essere un problema, e anche l’esercito: potevo schierare interi eserciti di mercenari. Ma anche in questa partita l’impero Ottomano è cresciuto a dismisura diventando quasi imbattibile: son riuscito a malapena a prendergli qualche territorio nei Balcani, ma mai a ridurlo considerevolmente.

La Francia invece è rimasta limitata nei suoi confini pur avendo un enorme controllo sulle colonie americane: nonostante questo potendo attaccarla da due lati con un enorme esercito son riuscito in un paio di guerre a prendere sufficienti territori nel sud della Francia in modo da collegare Italia e Spagna e controllare quasi completamente il Mediterraneo.

Anche in questa partita Europa Universalis si è dimostrato un gioco sorprendentemente divertente, ma anche in questo caso ho notato che l’Impero Ottomano e alcune potenze asiatiche son cresciute a dismisura.