GLOW: Prima stagione

Ho visto (praticamente in un unico binge) la prima stagione di GLOW, il nuovo comedy/drama di Netflix ispirato all’omonima promotion di wrestling femminile. Nella prima stagione seguiamo la vita di queste attrici/atlete dal casting al primo scontro televisivo.

Come è comune nella narrazione del dietro le quinte del Wrestling i drammi personali si mischiano ai problemi della produzione di questo scalcagnato show fornendo abbastanza materiale per estendere tranquillamente a 10 episodi quello che fondamentalmente è poco più dell’introduzione dei personaggi.

Per chi è a digiuno di wrestling questa serie spiega in modo semplice le dinamiche di base che sono dietro ad un simile spettacolo: bisogna solamente partire dall’idea di quello che è una promotion, ovvero una sorta di circo con tanti atleti/attori (o in questo caso attrici) che se le danno di santa ragione sul ring dopo aver costruito delle storie simili a delle soap opera.

A completare il tutto questa serie è, come già per Stranger Things, un altro tuffo nostalgico negli anni ’80, e per la precisione nella Los Angeles periferica degli anni ’80. Naturalmente anche la colonna sonora contribuisce all’atmosfera.

Nonostante la storia non sia una cronaca fedele delle reali GLOW alcuni elementi – come il vivere segregati in un albergo – e alcuni gimmick sono molto vicine a quelle utilizzate nello show reale in particolare naturalmente Colonel Ninotchka, Americana.

Questa serie è certamente una delle inaspettate rivelazioni del 2017.

Possibile e probabile

Quale è la differenza tra possibile e probabile? Possibile è che nel giro di 24 ore Margot Robbie suoni al campanello di casa mia: infatti non c’è nulla che lo impedisca. In 24 ore puoi andare da Londra all’italia, e quindi noleggiare un’auto o prendere un taxi per arrivare sotto casa mia e citofonare.

Ma nonostante non ci sia alcun impedimento a questo evento possiamo tranquillamente essere d’accordo che è altamente improbabile che questa cosa succeda, e non solo nelle prossime 24 ore.

Questa è la differenza tra qualcosa di possibile e qualcosa di probabile: possibili sono un sacco di cose, ma le reali possibilità che queste possano accadere sono spesso parecchio vicine allo zero. Nonostante ciò noto come molti si attacchino a queste possibilità teoriche.

Mod a Pagamento

Una delle novità più rilevanti dell’E3 di quest’anno è stata il nuovo tentativo da parte di Bethesda di introdurre i mod a pagamento attraverso il programma Creation Club.

In realtà quando si va a vedere di cosa si tratta il Creation Club è più che altro un sistema per creare nuovi contenuti per il gioco partendo da un finanziamento della stessa Bethesda, quindi stiamo parlando più che altro di vere e proprie espansioni, o DLC, selezionate, finanziate e gestite dalla stessa azienda produttrice.

Naturalmente questa decisione riguarderà alcuni degli attuali modder che potranno decidere di creare un prodotto professionale collaborando direttamente con il distributore, però in questo caso siamo molto lontani dal vecchio tentativo di monetizzazione dei mod sempre proposto da Bethesda.

In entrambi i casi siamo comunque lontani dal fenomeno delle espansioni di terze parti che ha fatto il successo di numerosi titoli di simulazione, in particolare quello che fu Flight Simulator di Microsoft. Altre case vorrebbero replicare un simile successo, mantenendo comunque nel contempo il controllo del marketplace, ma per il momento solo Dovetail sembra aver trovato (parzialmente) la ricetta giusta con Train Simulator.

Quindi non è la fine dei mod gratuiti, che soprattutto nel caso di Bethesda hanno assicurato il successo di giochi altrimenti mediocri. Si tratta solo di un altro capitolo nella creazione dei contenuti aggiuntivi. Capitol che potrà essere valutato solo tra qualche mese.

Un nuovo aggiornamento di Prison Architect

Avevamo detto che l’aggiornamento dello scorso Agosto sarebbe stato l’ultimo e invece Introversion Software ha continuato nel corso dell’ultimo anno a lavorare sul suo titolo di punta, e quindi ecco che ieri è stato annunciato e rilasciato in beta il nuovo aggiornamento, focalizzato sui bisogni dello staff.

Introversion ha provato a lavorare su Scanner Sombre: un titolo completamente diverso da Prison Architect che ha venduto meno di 10.000 copie. Il gioco di per se non è brutto: ha l’83% di recensioni positive, e costa solo 6€ in saldo, ma è un titolo troppo di nicchia. Estremamente di nicchia.

Probabilmente per questa ragione gli sviluppatori sono tornati ad occuparsi del titolo che effettivamente tiene in piedi l’azienda, e hanno promesso che anche nel futuro verranno rilasciati altri aggiornamenti, probabilmente in concomitanza con i saldi di Steam.

I Saldi di Steam infatti stanno diventando una occasione per gli sviluppatori per aggiornare i loro titoli in modo da cercare di essere nella lista dei giochi recentemente aggiornati, e anche di avere un qualcosa per cui far parlare di se durante la settimana dei saldi.

Non ho ancora installato questo aggiornamento: aspetterò direttamente quando sarà rilasciato al di fuori della versione beta. In ogni caso son contento che questo titolo continui a migliorarsi.

I Saldi Estivi di Steam

Anche quest’anno sono arrivati i saldi estivi Steam. I saldi Steam sono stati uno dei fattori che ha convinto gran parte del pubblico ad abbandonare la distribuzione in scatola per buttarsi sulla convenienza della distribuzione digitale.

Nella distribuzione digitale infatti come abbiamo già visto i costi fissi per singolo prodotto sono sostanzialmente azzerati e quindi è vantaggioso sia per il negozio che per il distributore vendere il più alto numero di copie possibile, e avendo un magazzino infinito non c’è alcun problema ad abbassare il prezzo per un breve periodo di tempo in modo da spingere sulle vendite impulsive.

Con l’affermazione del mercato digitale i saldi di Steam sono diventati via via meno importanti: un grosso passaggio è avvenuto quando steam è passato dall’avere solo 2 periodi di saldo all’avere sempre qualcosa in offerta speciale, in particolare suddividendo l’anno in weekend deals, e altre offerte a tempo: il catalogo di Steam è infatti così sterminato da rendere necessario il mettere al centro una cosa diversa ogni settimana.

Oltre a questo naturalmente sono emersi tutti gli altri rivenditori appoggiati a Steam, in particolare i vari siti di bundle con sconti estremi. Tutto questo ha portato naturalmente i saldi steam ad essere un evento molto meno rilevante, in particolare da quando con l’introduzione dei meccanismi di rimborso si è escluso tutto il sistema di flesh sales che avveniva durante i saldi.

Quello che rimane quindi sono tanti sconti, magari non estremamente alti, e tante carte da conquistare per chi è interessato all’aspetto ludico della piattaforma.