Esplorare L’America Rurale su YouTube


C’è una America al di fuori delle grandi città che conosciamo molto bene, sia perché presenti nei film e telefilm, sia perché sono le destinazioni classiche turistiche: è l’America rurale.

L’unico modo per attraversare i 48 stati (escludendo Alaska e Hawaii) è sulla strada, e le persone che passano la loro vita sulla strada sono i camionisti.

Diversi camionisti negli Stati Uniti tengono un canale youtube aggiornato dove raccontano la loro vita e mostrano i diversi paesaggi che attraversano ogni giorno: il mio canale preferito è quello di Allie Knight che da Maggio 2014 documenta il suo “grand tour” di tutti gli Stati Uniti.

Come Cambiano i Cinema


Ieri ha chiuso lo cinema Apollo, di Milano. Inaugurato nel ’59, ristrutturato in Multisala nel 2004, questo storico cinema lascerà il suo spazio di pregio in piazzetta Liberty ad un Apple Store.

I cinema del centro città stanno chiudendo: non reggono la competizione dei multiplex di periferia, posizionati nei centri commerciali con ampio parchiggio: l’idea stessa del cinema in centro evoca purtroppo problemi di parcheggio, lunghe camminate, o mezzi pubblici rari alla sera tardi ed è facile capire come il pubblico preferisca optare per le strutture in periferia, soprattutto se queste oltre al parcheggio possono offrire gli ultimi ritrovati della tecnica visiva e del suono.

Ho trovato questi dati abbastanza parziali ma comunque indicativi dell’andamento delle sale cinematografiche nella zona di Milano: l’apice dei cinema è stato nel ’77 con 148 strutture, praticamente tutte con un singolo schermo. Negli anni ’80 e ’90 i cinema hanno cominciato a chiudere non reggendo la competizione della televisione prima e degli home video poi; nel 1997 arriva il primo vero e proprio Multiplex, ovvero una struttura autosufficiente costruita attorno ad un multisala: in questo caso si tratta del cinema Arcadia mi Melzo. Nel 1997 i cinema erano 92 per 126 schermi; 10 anni dopo erano 72 per 240 schermi; oggi sono 56 per 228 schermi, ovvero quasi la metà dei cinema per quasi il doppio delle sale.

Nella zona attorno a Milano oggi abbiamo 12 multiplex, e nel centro di milano son sopravvissuti praticamente solo i multisala: il trend è innegabilmente quello. Più sale dovrebbe voler dire anche più varietà nei film proposti, ed in effetti in molti di questi centri a fianco della normale programmazione commerciale si possono trovare rassegne cinematografiche, film dedicati ad esempio ai musei, riprese di opere teatrali, balletto, o concerti, e anche in qualche caso partite di calcio. Lo spazio dedicato ai film in lingua originale però è ancora abbastanza ridotto, anche se qualche multiplex comincia a proporti. Sul cinema d’arte invece c’è ancora poco spazio, ma appunto non è un problema di carenza di sale, ma di abbondanza di film (in particolare abbondanza di film Hollywoodiani), e carenza di pubblico.

In questi anni le nuove uscite settimanali vanno a coprire i vecchi film e solo i Multiplex con 8 o più sale riescono a stare veramente al passo fornendo sia proposte più commerciali (che poi son quelle che riempiono le sale), sia vari tipi di offerte più “culturali”, però alla fine son sempre parecchio dipendenti dai distributori, che ad esempio possono realmente decidere la vita o la morte dei film di animazione giapponese.

In una contemporaneità dove i film vanno sulle piattaforme di noleggio on demand dal giorno che smettono di essere nelle sale è incredibile che ci siano ancora così tanti schermi, mentre per quanto riguarda quello che effettivamente proiettato sugli schermi dipende solo dalla domanda del pubblico pagante.

Un Paio di Considerazioni sul Nintendo Switch


Ho visto la presentazione del Nintendo Switch, la nuova console Nintendo, e sono rimasto positivamente colpito da alcuni elementi, mentre altri mi lasciano scettico.

Portatile ma casalinga

La caratteristica fondamentale di Switch è essere sia una console pensata per la casa, che una sorta di tablet per giocare in giro, che uno schermo per giocare in casa senza televisore. Queste uniche caratteristiche aprono molteplici scenari di utilizzo, soprattutto grazie all’idea dei due controller. Con i giusti giochi Switch potrebbe essere una console perfetta per le feste.

Gimmick

Switch racchiude tutte le caratteristiche delle precedenti console Nintendo: dai motion controll della Wii, al touchscreen del DS, al controller aptico. Tutte queste funzioni sono benvenute perché possono dare vita a giochi molto diversi da quelli tradizionali, ma nel contempo il problema fondamentale è che in passato gli sviluppatori non son mai stati realmente capaci di creare giochi che sfruttino a pieno queste funzionalità e quindi i soli veri giochi che vanno oltre il normale controller sono quelli sviluppati da Nintendo stessa.

Catalogo

Il catalogo al lancio mi sembra veramente ridotto per una nuova console, e anche i giochi in sviluppo non fan gridare al miracolo: non ho ben capito l’inclusione di Skyrim, gioco di gran successo quanto si vuole ma comunque parecchio datato. Non penso che la sola caratteristica di poter giocare a Skyrim fuori di casa sia sufficiente a vendere copie. Oltre a questo per una console da 300+ euro mi aspetterei almeno un gioco in bundle.

Nintendo ha sempre provato a giocare su un piano diverso rispetto a Sony e Microsoft, e anche questa generazione sembra voler mantenere la distanza dalle due grosse console. Dalle reazioni che vedo però la Nintendo Switch non sembra aver convinto molte persone e il rischio di una nuova Wii U ci sta tutto. Dipenderà quindi tutto dal lancio e da come Nintendo amplierà il catalogo: potenzialmente ci sono molti giochi Indie che potrebbero sfruttare le potenzialità “sociali” del Nintendo Switch, ma starà appunto a Nintendo decidere se puntare sugli sviluppatori indipendenti.

Cinque Mesi di No Man’s Sky

Come ogni mese torniamo a occuparci di No Man’s Sky: per prima cosa le statistiche di Steam.

829,616 utenti hanno No Man’s Sky, un buon 10.000 in più arrivati con i saldi invernali, ma nonostante queste new entries i giocatori attivi nelle ultime 2 settimane sono solo il 7,31% ovvero non così distante dalle percentuali precedenti al Foundation Update. Complessivamente le recensioni sono negative al 69%, mentre le recensioni degli ultimi 30 giorni (ovvero dopo il Foundation Update) sono solo al 53% negative.

Possiamo quindi dire che il Foundation Update è stato ricevuto in maniera positiva, ma non è ancora sufficiente per convincere più della metà dei nuovi giocatori, e che in generale il numero dei giocatori attivi si sta riducendo.

Non ci sono grosse notizie da riportare per l’ultimo mese di No Man’s Sky: dopo l’update l’account twitter di Hello Games è tornato attivo con una discreta qualità, più che altro per promuovere il gioco attraverso screenshot e tenere attiva la comunità, però ancora nessuna notizia su come (e se) il gioco si evolverà ulteriormente.

Naturalmente dato che non si sa ancora nulla su quello che sarà, i fans su internet hanno ripreso la loro attività preferita di immaginarsi cosa succederà nel prossimo bellissimo update… penso che per molti sia più divertente sognare il gioco ideale che avere un gioco normale.

Concludo con questa recensione aggiornata dell’update

La Rivoluzione dello Smartphone e della Geolocalizzazione


L’aspetto più rivoluzionario della diffusione degli smartphone ispirati all’iPhone è stato il fatto di avere una buona parte del pubblico sempre connessa a internet, e probabilmente anche sempre geolocalizzata. Questa miniera di dati permette di avere in ogni momento una idea sulla situazione del traffico in qualunque strada (era possibile anche prima, usando le cellule dei cellulari, ma con una precisione parecchio inferiore), e allo stesso tempo è possibile avere una idea approssimativa di quante persone ci siano in un determinato momento, in un determinato luogo (come un museo, o un supermercato).

Dal punto di vista dell’utente questo si traduce nell’avere informazioni rilevanti ogni volta che si avvicina ad un luogo: se il sistema ad esempio sa che l’utente sta spostandosi con i mezzi pubblici allora potrà fornire in tempo reale gli orari della metropolitana ed eventuali intoppi sulla stessa. Se l’utente si sta spostando in auto il sistema può controllare sia i calendari con le destinazioni da raggiungere sia lo stato del traffico (previsto sulla base dello storico aggiustata con i dati in tempo reale) e avvisare l’utente quando uscire di casa e quale strada prendere.

Per ora la tecnologia basata sulla posizione ha solo cominciato a sperimentare quello che è il suo potenziale, ma nei prossimi anni ne vedremo sicuramente delle belle.