Un nuovo aggiornamento di Prison Architect

Avevamo detto che l’aggiornamento dello scorso Agosto sarebbe stato l’ultimo e invece Introversion Software ha continuato nel corso dell’ultimo anno a lavorare sul suo titolo di punta, e quindi ecco che ieri è stato annunciato e rilasciato in beta il nuovo aggiornamento, focalizzato sui bisogni dello staff.

Introversion ha provato a lavorare su Scanner Sombre: un titolo completamente diverso da Prison Architect che ha venduto meno di 10.000 copie. Il gioco di per se non è brutto: ha l’83% di recensioni positive, e costa solo 6€ in saldo, ma è un titolo troppo di nicchia. Estremamente di nicchia.

Probabilmente per questa ragione gli sviluppatori sono tornati ad occuparsi del titolo che effettivamente tiene in piedi l’azienda, e hanno promesso che anche nel futuro verranno rilasciati altri aggiornamenti, probabilmente in concomitanza con i saldi di Steam.

I Saldi di Steam infatti stanno diventando una occasione per gli sviluppatori per aggiornare i loro titoli in modo da cercare di essere nella lista dei giochi recentemente aggiornati, e anche di avere un qualcosa per cui far parlare di se durante la settimana dei saldi.

Non ho ancora installato questo aggiornamento: aspetterò direttamente quando sarà rilasciato al di fuori della versione beta. In ogni caso son contento che questo titolo continui a migliorarsi.

I Saldi Estivi di Steam

Anche quest’anno sono arrivati i saldi estivi Steam. I saldi Steam sono stati uno dei fattori che ha convinto gran parte del pubblico ad abbandonare la distribuzione in scatola per buttarsi sulla convenienza della distribuzione digitale.

Nella distribuzione digitale infatti come abbiamo già visto i costi fissi per singolo prodotto sono sostanzialmente azzerati e quindi è vantaggioso sia per il negozio che per il distributore vendere il più alto numero di copie possibile, e avendo un magazzino infinito non c’è alcun problema ad abbassare il prezzo per un breve periodo di tempo in modo da spingere sulle vendite impulsive.

Con l’affermazione del mercato digitale i saldi di Steam sono diventati via via meno importanti: un grosso passaggio è avvenuto quando steam è passato dall’avere solo 2 periodi di saldo all’avere sempre qualcosa in offerta speciale, in particolare suddividendo l’anno in weekend deals, e altre offerte a tempo: il catalogo di Steam è infatti così sterminato da rendere necessario il mettere al centro una cosa diversa ogni settimana.

Oltre a questo naturalmente sono emersi tutti gli altri rivenditori appoggiati a Steam, in particolare i vari siti di bundle con sconti estremi. Tutto questo ha portato naturalmente i saldi steam ad essere un evento molto meno rilevante, in particolare da quando con l’introduzione dei meccanismi di rimborso si è escluso tutto il sistema di flesh sales che avveniva durante i saldi.

Quello che rimane quindi sono tanti sconti, magari non estremamente alti, e tante carte da conquistare per chi è interessato all’aspetto ludico della piattaforma.

Hanno senso le presentazioni videoludiche?

L’E3 è alle nostre spalle, e quest’anno è stata organizzata con pochissimo margine di errore mostrando pochissimo gameplay, e pochissimo di questo dal vivo, e tanti trailer più o meno costruiti nel motore di gioco.

La presentazione di Sony in particolare è stata una sequenza di video accompagnati da qualche esibizione dal vivo praticamente inutile. La sensazione è quella di un pubblico andato al cinema solo per vedere i trailer. Non possiamo quindi che chiederci: hanno ancora senso questi tipi di presentazione?

Per molte aziende più piccole certamente no: aziende come Paradox che valutano più il reale contatto con i fan, rispetto alla pubblicità verso il vasto pubblico, funzionano meglio con eventi molto più piccoli e meno grandiosi dove gli sviluppatori entrano direttamente a contatto con i giocatori.

Ma per una grossa azienda oggi che senso ha diffondere per la prima volta un trailer in un enorme evento al posto di caricarlo semplicemente online accompagnato da un comunicato stampa?

A mio parere molto poco: certo, per il momento c’è ancora una grossa focalizzazione dell’attenzione del pubblico verso questi specifici eventi, e certo l’avere una occasione per poter mostrare dei giochi ad anni dalla loro uscita può essere un ottimo modo per costruire l’hype, ma come abbiamo visto l’hype ti si può ritorcere contro.

Penso quindi che simili enormi fiere – esattamente come avviene in molti altri ambiti – esistono ancora solo per tradizione e perché i budget delle enormi aziende che vi partecipano non hanno problemi a finanziare simili enormi eventi anche solo per rimarcare di essere i leader del settore.

Una riflessione sulla sospensione di Facci

Il video di SHY qua sopra, sulla questione della sospensione di Facci arriva molto vicino a come la penso, ma naturalmente la commenta dal punto di vista di un competitor dei giornalisti.

Per me l’ordine dei giornalisti ha fatto bene in questo caso e dovrebbe fare molto, ma molto, ma molto di più nello stesso senso.

Se la parola “giornalista” ha un valore maggiore della parola “stronzo che scrive qualcosa” allora è proprio nella loro associazione di categoria (o se volete nel loro sindacato) il creare le condizioni necessarie per la quale un giornalista abbia un valore intrinseco e non sia in diretta competizione con chiunque sappia coniugare i verbi, o anche Di Maio.

Io ritengo un valore che ci sia nella nostra società qualcuno in grado di processare le notizie al posto mio, allo stesso modo in cui son contento che ci sia qualcuno a spurgare le fogne al posto mio, ma se i giornalisti cedono alla necessità di fare audience (come nel caso del blue wale delle iene) o semplicemente sono troppo pigli, ignoranti, o oberati di lavoro per riportare correttamente le notizie (come nel caso estremamente marginale ma indicativo di scarsa qualità dell’escavatore chiamato ruspa nella didascalia) allora in mona le testate giornalistiche e viva SHY.

Però in questo caso l’ordine dei giornalisti ha fallito il suo scopo primario: distinguere i giornalisti dalla gente normale.

Una volta solo i giornalisti potevano parlare al pubblico: oggi chiunque può parlare al pubblico tramite internet.

Per me l’ordine dei giornalisti ha fatto bene in questo caso e dovrebbe fare molto, ma molto, ma molto di più nello stesso senso.

Se la parola “giornalista” ha un valore maggiore della parola “stronzo che scrive qualcosa” allora è proprio nella loro associazione di categoria (o se volete nel loro sindacato) il creare le condizioni necessarie per la quale un giornalista abbia un valore intrinseco e non sia in diretta competizione con chiunque sappia coniugare i verbi, o anche Di Maio.

Io ritengo un valore che ci sia nella nostra società qualcuno in grado di processare le notizie al posto mio, allo stesso modo in cui son contento che ci sia qualcuno a spurgare le fogne al posto mio, ma se i giornalisti cedono alla necessità di fare audience (come nel caso del bluewale delle iene) o semplicemente sono troppo pigli, ignoranti, o oberati di lavoro per riportare correttamente le notizie (come nel caso estremamente marginale ma indicativo di scarsa qualità dell’escavatore chiamato ruspa nella didascalia) allora in mona le testate giornalistiche e viva SHY.

Però in questo caso l’ordine dei giornalisti ha fallito il suo scopo primario: distinguere i giornalisti dalla gente normale.

Una volta solo i giornalisti potevano parlare al pubblico: oggi chiunque può parlare al pubblico tramite internet.