Inattesi Sequel: Two Point Hospital

Sega e Two Point Studios hanno annunciato il rilascio di un successore spirituale di Theme Hospital. Two Point Hospital.

Two Point Hospital sarà un gioco manageriale dove potremo costruire e gestire un ospedale per curare delle buffe malattie: l’umorismo infatti contraddistinguerà questo videogioco, esattamente come il predecessore.

Theme Hospital è stato prodotto dalla defunta Bullfrog e parte del team creativo è passato dalla defunta Lionhead per poi approdare in questa nuova avventura di Two Point Studios. L’idea di Two Point Studios è creare una serie di giochi manageriali tutti ambientati in nella immaginaria contea di Two Point, che è qualcosa a metà strada tra Twin Peaks (per il nome e il logo) e Springfield dei Simpson (per l’umorismo).

L’idea di creare vari manageriali collegati, magari tenuti insieme da un city builder era già precedentemente stata pensata da Montecristo per la prima ambiziosa versione di City XL che doveva includere oltre all’MMO che legava tutte le città anche la possibilità di legare singole strutture di altri giocatori e altri simulatori realizzati con lo stesso motore. Anche Maxis aveva accennato con la presentazione del motore del reboot di Sim City alla possibilità di creare simulatori più piccoli integrabili, in una serie che avrebbe seguito lo schema dei Sims con multiple espansioni tematiche. Purtroppo entrambe queste idee sono naufragate perché i rispettivi videogiochi non hanno avuto il successo sperato, perché lanciati molto male (entrambi con sistemi multiplayer forzati).

Nonostante questi insuccessi l’idea di un filo conduttore, anche solo tematico, tra i vari simulatori mi affascina, ed è dai tempi di Sim Copter che non vedo due titoli interagire. Auguro quindi tutto il successo possibile a questo nuovo esperimento.

La coda lunga delle mie abitudini videoludiche

Ieri abbiamo visto i 10 giochi ai quali ho giocato di più secondo Steam. Ma complessivamente ho giocato ben a 327 giochi, tra i 741 che possiedo… si, neppure uno su due.

Complessivamente secondo Steam ho speso 4545 ore di gioco sulla sua piattaforma, così distribuite

Metà delle ore giocate è andata nelle prime 13 posizioni, che comprendono quindi i 10 che abbiamo visto ieri più Rise of Flight United (76 ore), World of Guns: Gun Disassembly (74 ore), e Fallout 3 (71 ore). Il primo è un simulatore, il secondo una sorta di puzzle free to play che mi ha preso per un periodo, e il terzo il noto RPG nel quale ho fatto due campagne.

Il tempo medio che ho dedicato ad ogni singolo titolo è 13,9 ore, ma la mediana (ovvero il tempo che ho dedicato a metà di questi giochi) è estremamente più bassa fermandosi solo a 2,7 ore.

Guardando questa lista – e soprattutto guardando l’enorme lista di giochi mai accesi – non posso far altro se non reiterare il buon proposito per il nuovo anno di scavare all’interno della mia collezione Steam prima di continuare a comprare altri giochi, ma già so che non sono in grado di resistere ai bundle ad un euro.

I 10 titoli con cui ho giocato di più

Questo voleva essere un tipico post di fine anno, ma va bene anche per questo Gennaio.

Ecco i 10 giochi con il quale ho speso più ore, secondo Steam.

  1. Crusader Kings 2 – 537 ore
  2. Stellaris – 429 ore
  3. Europa Universalis 4 – 224 ore
  4. Train Simulator – 186 ore
  5. Euro Truck Simulator 2 – 171 ore
  6. Prison Architect – 107 ore
  7. Victoria 20 – 107 ore
  8. OMSI 2 – 99 ore
  9. Tropico 4 – 96 ore
  10. Cities Skyline – 83 ore

Questa lista include solo giochi steam, e sono esclusi giochi come Minecraft o Kerbal Space Program, che probabilmente avrebbero un posto in classifica se sapessi per quante ore li ho giocati. Oltre a quello in questa classifica non sono conteggiati i giochi ai quali ho giocato sul mio secondo computer non connesso a internet, ma si tratta più che altro di titoli vecchi.

Da questa lista possiamo notare come i giochi con cui spendo più ore appartengono a 2 categorie: Strategici/gestionali e Simulatori. Questo perché sono dei titoli non legati ad una storia, e con una rigiocabilità quasi infinita, a differenza ad esempio di un FPS.

Naturalmente ci sono tanti altri titoli ai quali ho giocato: una sorta di coda lunga, se vogliamo. Ma di quella parlerò nei prossimi giorni.

L’appartamento di Deckard in VR

Prima o poi dovrò scrivere un articolo sul vecchio gioco della Westwood dedicato a Blade Runner. Per il momento segnalo l’uscita della versione per la realtà virtuale dell’appartamento di Deckard dal film originale.

Blade Runner 9732 permette di visitare questa iconica location attraverso il proprio computer: il caschetto della realtà virtuale non è indispensabile, e il progetto è scaricabile gratuitamente.

Una grande cura è andata nel ricostruire sia gli elementi visibili nel film, sia nell’immaginare le stanze e gli angoli non mostrati. Naturalmente il balcone che da sulla città piovosa è l’elemento più emozionante di tutta l’esperienza.

Blade Runner ha bisogno di un nuovo videogioco.

Buon 2018

Rieccomi nel nuovo anno con un post veloce per segnare la ripresa delle trasmissioni.

In questo periodo natalizio non è successo molto nell’ambito videoludico, ma ho comunque un paio di giochi da descrivere, e probabilmente torneremo a parlare di film – in particolare guerre stellari.

Oltre a quello ho qualche cosa da dire sul gioco a cui sto dedicando più tempo negli ultimi anni, e anche qualche novità tra le cose che sto sviluppando.

Cercherò di pubblicare un articolo al giorno per 5 giorni la settimana, e quindi, ci vediamo domani!