Viaggiare senza muoversi: Truck Simulator e la radio

In questi mesi una delle cose che mi è mancata di più è stata la possibilità di spostarmi e viaggiare.

Ho parzialmente compensato questa voglia di muovermi usando euro truck Simulator e American truck Simulator.

Ci son state settimane in cui ho guidato molto di più sul computer che in auto.

Tra i ricordi dei viaggi in auto all’estero è sicuramente l’autoradio ad aver segnato il passaggio dei confini, quando le radio italiane lasciavano posto a quelle tedesche, francesi, o slave.

C’è una mod amatoriale per i due eurotruck che sintonizza a seconda della propria posizione sulla mappa delle radio locali che trasmettono in streaming.

Grazie a questa mod si può effettuare un viaggio sonoro che rende molto più realistico lo scenario virtuale che si attraversa.

L’ho usato in Europa viaggiando verso la Turchia o verso la Russia e più recentemente l’ho usato negli Stati Uniti per l’evento di esplorazione dell’ Idaho.

E in particolare con le radio in lingua inglese ci di può fare una idea della situazione contemporanea negli Stati Uniti, e scoprire quanta musica americana non è mai arrivata in Europa.

La possibilità di sintonizzare radio virtuali è una opzione semplice da implementare che può cambiare radicalmente l’esperienza di gioco.

Football Manager come generatore di storie

Probabilmente gioco a Football Manager in modo sbagliato.

Non scelgo infatti di giocare come allenatore di una grossa squadra di Serie A, ma preferisco invece giocare come in un gioco di ruolo partendo con un mediocre allenatore disoccupato e avanzare partendo da qualunque squadra disponibile ad ingaggiarmi.

Nel caso della partita attuale son stato assunto dal Knockbreda una squadra di seconda divisione nord irlandese con un piccolo campo di calcio stile parrocchia, e in eterna lotta per non essere retrocessa

Non son particolarmente bravo con ingaggi e tattiche, ma football manager riesce comunque a creare storie divertenti tramite l’interazione con lo spogliatoio e con i giornalisti.

Dopo alcune partite si comincia a riconoscere quei giocatori senza volto, e i meccanismi di morale e dinamiche di spogliatoio riescono a generare parecchio “drama”.

Ed è questo l’aspetto che mi piace in questo genere di giochi manageriali con enormi elenchi di personaggi: la generazione di storie sempre diverse che rendono secondari gli aspetti principali del gioco.

Ed è questo tipo di gioco che mi piacerebbe provare a realizzare: una simulazione economica basata sulle relazioni tra personaggi virtuali. Qualcosa probabilmente simile a Crusader kings, ma su un orizzonte temporale più breve.