Giro intorno all’europa: da Varna a Bari

Verso ovest attraverso i Balcani. Finalmente ci lasciamo alle spalle le steppe e cominciamo a volare tra più interessanti montagne e colline

Da Varna a Plovdiv

Prima tratta all’alba, con il sole alle spalle in una bella giornata attraverso le colline e basse montagne della Bulgaria.

Non ho provato particolarmente a navigare a vista sempre per il problema di non riuscire ad identificare le strade.

Da notare un lago artificiale con la sua diga riprodotta egregiamente nello scenario base

Da Plovdiv a Solonicco

Plovdiv è ai piedi delle montagne, il decollo quindi richiede una ulteriore salita per poter passare agilmente tra le valli.

Qua non provo molto a seguire il percorso diretto, ma mi limito a girare tra le valli seguendo i fiumi verso il mare.

Arrivo a Solonicco e rimango incantato dalla bellezza del mare durante l’avvicinamento alla pista sul bordo della costa.

Nei giorni precedenti avevo volato su FSEconomy con un Cessna 172, che ha il carrello fisso. In questo avvicinamento da manuale mi sono quindi dimenticato solo una cosa: abbassare il carrello!

Rimango stupito dal rumore di ferraglia che sento in quello che pensavo fosse un atterraggio da manuale.

L’aereo si ferma poco dopo con la pancia sulla pista e le eliche ferme: il simulatore però non è andato in game over, quindi è possibile simulare un atterraggio senza carrello. I datti comunque non sono rappresentati

Solonicco

Da Solonicco a Tirana

In questa tratta ci spingiamo attraverso i Balcani passando accanto a montagne a quote di più di 4000 piedi. Partendo dal livello del mare questo si traduce nel salire quasi costantemente.

Decido di aumentare ulteriormente la sfida: fino a questo punto avevo lasciato impostare automaticamente le radio e il transponder al simulatore: in questa tratta decido di gestirle autonomamente. i controlli del cockpit virtuale sono sufficientemente comodi.

Navigando attorno alle cime delle montagne arrivo a Tirana dopo aver sconfinato brevemente in Macedonia.

Tirana

Da Tirana a Bari

Finalmente rientro in Italia. Questa tratta è praticamente solo un braccio di mare in cui si vola costantemente verso ovest. Decido di non pianificare il volo, e partire con il sole già tramontato.

Una volta in crociera decido di provare a capire come impostare la destinazione sul Garmin.

Dopo diversi minuti a spippolare con i vari controlli riesco a capire dove va inserito il nome dell’aeroporto e il sistema accetta la rotta. In questi ultimi giorni ho imparato molte cose sull’avionica del mio aereo, e posso cominciare a pensare di configurarlo completamente da zero.

Avvicinandomi alla costa costa comincio a vedere le luci della città e dell’aeroporto. Anche qua come in molti giorni precedenti il cielo è illuminato da fulmini, che stando a Lightning Map non dovrebbero aver riscontro nella realtà. Probabilmente è un problema dell’attuale meteo in tempo reale.

In finale per la prima volta mi trovo a condividere la pista con un aereo in decollo. Lo vedo sfrecciare poco prima di toccare terra.

Bari

Da qui cominciano le ultime 4 tratte del mio giro, che mi porteranno a sorvolare l’italia.

Provando FSEconomy

Mi sono iscritto su FSEconomy, una espansione gratuita che aggiunge una economia dietro ai principali simulatori di volo, compreso Flight Simulator.

Il processo di registrazione richiede qualche giorno per l’attivazione dell’account: una volta attivi si parte senza un soldo e si può noleggiare un aereo nell’aeroporto che più si preferisce. Da qui si possono scegliere i lavori che si vogliono portare a termine e quindi lanciando il simulatore si vola e il risultato del volo viene registrato sul sito.

Vengono calcolati i costi di noleggio e il costo del carburante consumato, oltre le eventuali commissioni dovute agli aeroporti, e quindi il resto rimane sul conto del giocatore.

Da qui si può giocare come si preferisce: in qualunque momento ci si può spostare in qualunque aeroporto e noleggiare qualunque aereo disponibile, ma se si preferisce si può continuare a volare nella zona in cui si è atterrati.

Io in questo momento sto trasportando passeggeri tra gli aeroporti del nord della lombardia per conto della Badenflug, una compagnia virtuale che opera gran parte degli aeroporti del nord italia.

Per ora il mio aereo preferito è il Cessna 172, anche se non è sempre semplice trovarne uno disponibile negli aeroporti della zona di Milano.

Il bello di volare nelle zone che si frequentano dal vivo è che grazie al fotorealismo dello scenario è facile guardare fuori dal finestrino e orientarsi anche semplicemente guardando gli svincoli o i canali. Certamente la zona della Brianza è così urbanizzata che è facile trovare riferimenti in un centro commerciale, o nella forma dei paesi: non è altrettanto semplice se si vola in est europa.

FSEconomy è una aggiunta divertente che può dare senso e spunti per voli diversi da quelli che si potrebbe fare normalmente.

Due giochi dal festival di Steam

Si conclude oggi il festival dei giochi di Steam, una settimana nella quale è stato possibile provare una serie di demo per alcuni giochi che usciranno a breve.

Un bell’evento che ha dato visibilità ad un sacco di titoli. Ho provato un po’ di giochi ed ecco i due che mi hanno convinto di più

Contraband Police

Paper Please 3D. Questo simulatore di guardia di confine ci mette in un desolato valico di frontiera tra repubbliche socialiste immaginarie dell’est europa.

Rispetto a Paper Please questo titolo è molto meno un puzzle e più un “simulatore di lavoro”. Dobbiamo controllare i documenti, controllare lo stato del veicolo, e cercare la merce contrabbandata distruggendo i veicoli sospetti.

La demo simula due giornate. L’andamento del gioco è abbastanza lento e la grafica non è nulla di che, però in qualche modo come per molti simulatori di lavoro anche questo titolo sembra funzionare, almeno per un po’.

Snowtopia

Snowtopia è il primo simulatore di costruzione di stazioni sciistiche che mi abbia convinto tra quelli che ho provato.

Il gioco esteticamente è abbastanza minimale. Non c’è nessuna complessità nel piazzare gli impianti di risalita, e il divertimento è più nel disegnare le piste lungo la montagna. Le piste possono avere quattro livelli di difficoltà Verde, Blu, Rossa, e Nera e possono essere gradite da diversi tipi di sciatori.

L’aspetto che mi ha convinto è la possibilità di far partire le piste e gli impianti da altre piste ed impianti creando varianti e impianti di risalita intermedi. Gli sciatori simulati sembrano sufficientemente intelligenti dal capire quali piste percorrere per divertirsi di più.

Uno degli aspetti interessanti è la mancanza di un sistema economico. Le piste e gli impianti sono gratuiti da costruire, ma bisogna soddisfare abbastanza ospiti per guadagnare altri volontari per operare gli impianti e le strutture di manutenzione.

Un sistema sicuramente astratto, ma che a mio parere funziona meglio di una classica simulazione economica dove si passa il tempo aspettando di guadagnare soldi sufficienti per la prossima mossa.

Giro intorno all’Europa da Homel’ a Varna

In questi 4 giorni mi son diretto verso sud attraversando le pianure dell’est, fino al Mar Nero

Da Homel’ a Kiev

In questo tratto la navigazione a vista può essere fatta semplicemente guardando i fiumi. Decollando si cerca il fiume Soz e lo si segue verso sud fino al Dniepr.

Una volta sul Dniepr basta continuare verso sud fino a Kiev, l’unica grande città che si incontra in tutto il volo.

Questo volo mi porta però molto vicino alla zona del disastro nucleare di Chernobyl, e quindi ho optato per una deviazione verso est.

Mi sono aiutato con la mappa a bordo dell’aereo per identificare il fiume Prypet, che da il nome all’omonima città adiacente alla centrale.

La centrale per quanto costruita con l’autogen è riconoscibile, in particolare per i 4 elettrodotti che attraversano il fiume.

Dopo il sorvolo sono arrivato a Kiev senza particolari problemi

La centrale di Chernobyl

Da Kiev a Chisinau

Una delle tratte più lunghe del tour, più di 200 miglia. Ho calcolato male il tempo del decollo partendo attorno alle 5 ora italiana e volando in tempo reale. Mi son trovato quindi in pieno tramonto e a volare di notte sopra al sud dell’Ucraina e la Moldavia.

Di notte sopra queste pianure ci son veramente poche luci. Fortunatamente le nuvole erano sufficientemente alte da permettermi di mantenere una quota di 5000 piedi e vedere le luci di Chisinau per orientarmi durante l’avvicinamento

Da Chisinau a Bucarest

Inizialmente volevo dirigermi a Brasov per poter volare attraverso i Carpazi, ma purtroppo al momento Brasov ha solo piste in erba che non mi sembrano adatte per il mio aereo.

Ho quindi deciso di puntare direttamente su Bucarest.

Per tutto il volo le nuvole son state attorno ai 2500 piedi, ma avvicinandomi alla destinazione mi son trovato con un tetto a 1000 piedi. Ho dovuto scendere parecchio di quota per sorvolare la capitale rumena e fotografare il Parlamento

Bucarest

Da Bucarest a Varna

Giornata di sole oggi, condizione perfetta per provare il volo visuale. Il piano è seguire la E85 da Bucarest fino al Danubio, attraversare il danubio a Giurgiu-Ruse e quindi proseguire seguendo la E70 fino a Varna.

Il problema con entrambe queste strade è che a differenza ad esempio delle autostrade Finlandesi è molto più difficile distinguerle dal paesaggio.

Per questa ragione sono andato troppo a Ovest e incrociato il Danubio più in alto. Ho quindi disceso il Danubio fino a Giurgiu-Ruse e nonostante lo scenario non rappresenti il ponte ho provato a procedere verso est.

Anche qua non ho trovato la strada corretta e ho finito per essere troppo a nord.

Varna però è abbastanza difficile da non vedere, per via dell’ampia baia che la contraddistingue, ben visibile da 5000 piedi.

Ho quindi sorvolato la città e sono atterrato senza problemi.

Varna

A questo punto il mio viaggio prende ad andare verso ovest attraverso i Balcani fino all’Italia.

Greyhound e Uboot 96

Ho visto Greyhound, film con Tom Hanks che racconta la vita a bordo di una cacciatorpedinera di scorta ad un convoglio di navi nell’atlantico durante la seconda guerra mondiale.

Il punto di vista di questo film americano è diametralmente opposto a quello del classico tedesco Uboot 96.

In Greyhound gli uboot vengono dipinti come un nemico invisibile e letale, con un chiaro vantaggio sulle navi di scorta.

In Uboot 96 gli uboot vengono dipinti come delle navi quasi suicide che possono avere un vantaggio solo fino a quando riescono a rimanere invisibili, e possono attaccare senza troppi rischi solo navi isolate.

In Uboot 96 un destroyer britannico o americano sono una condanna a morte quasi certa per l’equipaggio, e anche i numeri storici confermano questo secondo punto di vista.

Greyhound non ha solo un nemico dipinto come più letale di quello che era ma ha anche un enorme problema nel raccontare una storia avvincente. I personaggi di Uboot 96 sono tutti estremamente caratterizzati: li conosciamo prima della missione, e durante la missione saranno più le interazioni tra l’equipaggio il punto di interesse rispetto alla azione vera e propria.

In Greyhound invece abbiamo solo una breve caratterizzazione alquanto generica del capitano, del quale sappiamo sostanzialmente solo che è fidanzato. E tutti i personaggi della nave non son sufficientemente caratterizzati e il loro sacrificio resta vano.

Naturalmente dal punto di vista visivo Greyhound è impressionante, anche se molte delle lente manovre navali sono rese molto più spettacolari del dovuto.

Per quanto questi due film raccontino una storia di guerra da due punti di vista è sempre il fattore umano quello che vince sopra gli effetti speciali.