Blade Runner: il videogioco

Blade Runner è un gioco della Westwood uscito nel 1997 e per il suo tempo fun un gioco innovativo.

I videogiochi legati alle licenze dei film son solitamente considerati mediocri, in particolare quelli che escono in concomitanza con il film. Non è il caso di Blade Runner naturalmente che è uscito 15 anni dopo il film su cui è basato.

In Blade Runner interpretiamo Ray McCoy un altro detective della Blade Runner che segue un diverso caso avvenuto in contemporanea con gli eventi del film.

Tutto parte con un massacro di animali nel negozio di Runcyters, la prima scena dove ci troviamo ad indagare.

Il gioco ha una sorta di rudimentale 3d e dei personaggi con un sistema simile ai voxel composto da fette (qua una demo). I personaggi catturati dal vivo con la tecnica del rotoscope. Su questo abbiamo però una ottima cura degli effetti luminosi, delle transizioni cinematografiche e soprattutto della colonna sonora e degli effetti sonori.

La colonna sonora comprende pezzi di Vangelis reincisi, e pezzi originali di Frank Klepacki.

Il gameplay è un misto di avventura e azione: la storia procede trovando degli oggetti, dialogando con i personaggi, e muovendosi liberamente nella città. La parte di azione consiste in qualche azione veloce da effettuare con il mouse, e nei combattimenti a fuoco sempre controllati con la freccia del mouse.

A seconda del livello di difficoltà possiamo anche avere una limitazione nel numero di munizioni e nella quantità di soldi a disposizione del giocatore.

Alcuni dialoghi posssono indirizzare la storia su binari diversi, e più in generale uno degli aspetti rilevanti è che i personaggi con cui abbiamo a che fare possono essere umani o replicanti, e questo è deciso casualmente all’inizio di ogni nuova partita.

Per determinare quali sono i replicanti possiamo usare il test Voight Kampff eccellentemente riprodotto con le domande usate nel film e con nuove domande originali.

Un altro sistema presente nel film che possiamo utilizzare è l’ESPER, l’analizzatore di foto con il quale possiamo scoprire indizi nascosti ad esempio in un fotogramma di una telecamera di sorveglianza.

Il gioco ha una serie di finali multipli, che derivano da una storia con passaggi obbligati. I diversi finali dipendono sia dalle scelte del giocatore che dai personaggi “sorteggiati” come replicanti.

Nel gioco si affrontano naturalmente gli stessi temi del film, e in particolare il tema del reale e dell’inreale.

Infine son presenti nel gioco una serie di riferimenti al film, e potremo anche vedere Deckard, mentre incontreremo e dialogheremo con Guza, Rachel, e Tyrell.

Nonostante il gioco sia molto vecchio è ancora perfettamente giocabile grazie all’emulazione: se avete una copia originale dei 4 CD (o se riuscite in qualche modo a reperirla) potete seguire questo tutorial per farlo girare alla perfezione con ScummVM

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