La slow tv è una sorta di evoluzione del concetto di reality: in un reality vediamo quello che ci viene descritto come una situazione reale (anche se nella maggior parte dei casi è sceneggiata) attraverso un montaggio sufficientemente serrato da rendere la vicenda divertente e da restare nel limite di 20 – 40 minuti di show. Con i reality quindi abbiamo visto di tutto: dalla pesca di granchi in Alaska, alla rimozione forzata a Miami, al banco dei pegni a Detroit, alle aste un po’ in varie parti dell’america. Tutto con un montaggio serrato, un commento, e una storia.
Bene, partiamo dal concetto di reality e togliamo il montaggio serrato, il commento, e la storia. Cosa rimane? Ore e ore di realtà.
I primi esperimenti di slow tv risalgono agli anni 60 è la versione contemporanea quella che ha avuto successo: tutto è cominciato quando la TV di stato Norvegese ha deciso di celebrare i 100 anni della linea ferroviaria che collega Bergen a Oslo creando una trasmissione che ripercorre in tempo reale le 7 ore di viaggio del treno (la puoi vedere in streaming qui).
Il passo successivo è stato monumentale: 134 ore di diretta dalla nave MS Nordnorge nel suo viaggio tra Bergen e Kirkenes. Data la natura dello spettacolo in diretta la nave era accolta in ogni porto da folle enormi, e anche il pubblico che ha seguito la trasmissione sia in tv che su internet è stato di tutto rispetto.
La slow tv è una forma estrema di televisione, un concetto completamente diverso ma che sta funzionando molto meglio delle aspettative: recentemente alcuni di questi esperimenti sono stati caricati su Netflix (non ancora sulla versione italiana) e grazie alla diffusione delle go pro su youtube si possono trovare diversi video amatoriali di questo genere. In un modo più o meno correlato la diffusione dei let’s play e delle dirette su twitch possono essere viste come un’altra forma di slow tv nel mondo dei videogiochi.
Il fatto stesso che la slow tv esista la dice lunga su come è scesa la qualità della televisione da quando i reality a basso costo e i talk show sono diventati il riempitivo preferito dei canali broadcast.
E devo dire che piuttosto che vedere i politici litigare in un salotto preferisco vedere fare un maglione per 12 ore.