Diventa un archeologo con il satellite

Le immagini satellitari stanno diventando alla portata di tutti: dall’agricoltura, al controllo ambientale, all’urbanistica sempre più settori fanno affidamento alle immagini scattate quotidianamente da un satellite.

Anche in archeologia le immagini satellitari sono molto importanti: guardando dallo spazio infatti è possibile cercare conformazioni particolari del terreno che potrebbero rivelare delle rovine sepolte. Ma c’è un’altra funzione fondamentale che si può eseguire da satellite: il contrasto ai predatori di tombe che quotidianamente sottraggono al patrimonio pubblico migliaia di reperti.

Tramite satellite è possibile vedere se in corrispondenza ad un sito ci siano delle buche sospette, e nel caso intervenire.

Guardare però chilometri e chilometri di territorio alla ricerca di piccole buche è un lavoro enorme: per questa ragione gli archeologi hanno deciso di affidarsi al pubblico.

Tramite il sito globalxplorer.org puoi dedicarti – senza lasciare la tua comoda poltrona – a visitare dallo spazio diverse zone del pianeta ricercando le buche lasciate dai tombaroli. Il sistema è molto semplice: dopo un breve videotutorial ci viene presentata una foto scelta a caso tra le zone da controllare, e ci viene chiesto se vediamo o meno delle buche. Rispondendo si passa alla foto successiva, e così via fino a quando si ha voglia.

Naturalmente non ci si aspetta che una persona qualunque dopo aver visto un breve video sia in grado di essere al affidabile nel distinguere una buca da una roccia o da un cespuglio, ma si spera che mostrando la stessa immagine a più persone il risultato finale possa essere una lista gestibile da parte degli esperti di posti da verificare.

Al momento e per i prossimi 30 giorni il sito si sta concentrando sul Perù, una nazione ricca di reperti e decisamente vasta per essere controllata.

Verificare le foto via satellite può rivelarsi un passatempo divertente, e certamente utile per l’archeologia.

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