E3 e la nuova moda del gioco in Streaming

Qualche mese fa Google ha annunciato Stadia, il proprio progetto di gioco in streaming senza console.

In questi giorni alle E3 sia Microsoft che Bethesda hanno annunciato servizi simili e concorrenti: Orion per Bethesda e xCloud per Microsoft.

I videogiochi in streaming potrebbero essere il prossimo passo per il mondo dei videogiochi specialmente su console: i produttori di console sarebbero solo felici di poter vendere i videogiochi come servizio e avere una spesa di abbonamento mensile al posto di un guadagno al momento della vendita della console, più una percentuale sui giochi venduti, e una ulteriore percentuale su quanto venduto attraverso lo store proprietario.

Inoltre questo potrebbe voler dire smettere di sviluppare hardware per la casa (in particolare con la soluzione di Google) per concentrarsi solo sullo sviluppo dei server.

Infine questo sarebbe il sogno di chiunque vede i giochi come un servizio, togliendo del tutto il concetto di proprietà. E su questo Microsoft ha fatto un ulteriore passo aprendo xbox game pass al mondo del PC.

Io però sono scettico sul successo di questo tipo di operazioni ed ecco perché

  1. simili esperimenti son falliti in passato, in particolare OnLive (che è stata acquisita e chiusa da Sony) dimostra come la tecnologia in teoria possa anche esserci, ma se una azienda che si è mossa per prima in questo mercato è stata chiusa nel 2015 è molto difficile pensare che negli ultimi 3 anni si siano create le condizioni di mercato per portare questo prodotto alle masse.
  2. La qualità del servizio dipende strettamente dalla connessioni, e di fatti alcuni provider ancora attivi danno insieme a questo tipo di servizio anche la connessione internet. Questa potrebbe essere la strada di Google, ma se Microsoft, Sony, o Bethesda volessero intraprendere una strada simile questo vorrebbe dire mettersi d’accordo con le telco e fornire il servizio impacchettato nelle offerte (come in qualche caso sta facendo Netflix)
  3. Nonostante tutto non c’è ancora una sufficiente copertura della banda larga. Io stesso son passato dall’ADSL ad una versione sottopotenziata della fibra ottica negli scorsi mesi

Staremo a vedere se questi giochi in streaming si riveleranno solo una moda – come negli scorsi 3 anni è stata la realtà virtuale – o se saranno una rivoluzione del modo di giocare.

Una cosa è certa fin da ora: se funzioneranno si creerà una spaccatura ancora più forte tra quelli che hanno una connessione veloce e quelli che non la hanno.

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