Il decennio dello Smartphone

Quando Steve Jobs ha presentato l’iPhone nel 2007 non tutti avevano capito quanto quel tipo di oggetto avrebbe profondamente cambiato le abitudini della gran parte degli abitanti del pianeta.

Dopo i primi anni in cui gli smartphone sono rimasti dominio degli early adopter questa tecnologia si è diffusa così tanto da soppiantare i computer desktop per alcuni segmenti dell’utenza domestica anche nel nostro paese, o per intere nazioni nei paesi in via di sviluppo.

Gli anni 10 del 2000 sono intrinsecamente legati con questo dispositivo, e se i decenni appartengono ai giovani possiamo vedere molto bene come gli adolescenti non si separino mai e abbiano integrato la loro socialità con questo dispositivo.

Il successo dei social network che hanno rivoluzionato internet è estremamente legato al fatto di avere uno smartphone sempre a portata di mano, e del poterci fare video e fotografie.

E naturalmente oltre ai cellulari anche i Tablet – diventati di successo con l’introduzione dell’iPad nel 2010 – hanno contribuito a questa rivoluzione.

Nell’ambito dei videogiochi il mercato mobile è diventato nel corso di questi 10 anni la parte più consistente del mercato globale dei videogiochi, soppiantando del tutto il mercato degli handheld (nel quale oramai rimane solo l’ibrido Nintendo Switch), e vedendo una crescita del fatturato dagli 8 miliardi di inizio decennio, ai 68 miliardi attuali.

Un cambiamento che certamente non ha colpito il mondo nello stesso modo e che vede una consistente fetta di fatturato nel mercato cinese, culturalmente e linguisticamente separata dal mercato internazionale in lingua inglese.

I videogiochi per mobile hanno alcune caratteristiche comuni che li rendevano diversi dai giochi per PC o Console

  • Distribuzione esclusivamente digitale
  • Free to play
  • Life service
  • meccaniche di multiplayer, o multiplayer massivo
  • Monetizzazione attraverso dlc, lootbox, monete premium, eccetera…

Queste caratteristiche per via del successo del mercato mobile sono permeate anche nel mercato dei videogiochi per PC o Console, e addirittura nel mercato dei videoghiochi non free to play, ma da 60 euro.

Un cambiamento epocale che ha certamente portato molti risultati negativi nel tipo di cultura che circonda la monetizzazione dei videogiochi, e la loro struttura stessa, ma che dall’altra parte ha portato come effetto un allargamento complessivo del mercato che ha favorito l’ascesa di una miriade di sviluppatori indipendenti.

I videogiochi per cellulare infatti non solo hanno ampliato il fatturato complessivo dell’industria dei videogiochi, ma hanno anche ampliato il suo pubblico andando ad includere anche fasce di giocatori che 10 anni fa non avrebbero mai giocato con un PC o una Console, ma che per il fatto di avere un dispositivo in tasca hanno deciso di provare almeno un Angry Birds.

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