Un sacco di gente è convinta che Mandela sia morto in prigione negli anni ’80. A parte il non conoscere la storia del Sud Africa (o almeno il film Invictus) l’aspetto particolare di questo fenomeno è che un sacco di gente sia convinta dello stesso fatto errato. Altri esempi possono essere la strega di biancaneve nel cartone animato disney che tutti ricordano dica “specchio specchio” ma invece dice “specchio servo”, o che C3PO in Guerre Stellari non è tutto dorato ma ha un braccio più chiaro. Queste memorie false collettive sono chiamati Effetto Mandela.
Ma non è solo la memoria collettiva ad essere piena di falsi ricordi: anche la memoria personale è estremamente influenzabile: ad esempio curiosamente io ero convinto di aver già scritto su questo blog dell’effetto Mandela, ma non ho trovato traccia dell’articolo nell’archivio.
La nostra memoria – anche se perfettamente sani – non è infallibile e può essere condizionata sia casualmente, sia volontariamente, attraverso alcuni metodi di persuasione. Questa è una delle ragioni per cui determinate bufale basate sul ricordo dei tempi andati fanno una grande presa, o anche come molte notizie false possono entrare nella memoria collettiva ed essere addirittura arricchite di dettagli aggiunti involontariamente da chi le ha sentite e rielaborate senza malizia.
Ed è questa la ragione per cui conviene sempre verificare tutte quelle piccole nozioni che si è sicuri di sapere per certo, e allo stesso tempo perché occorre tenere una memoria collettiva e personale ben documenta, e per questo fortunatamente Internet è ottima.
Ti lascio con questo esperimento