My Summer Car: Prime Impressioni

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My Summer Car è un videogioco molto particolare: possiamo definirlo un simulatore di meccanico d’auto, di guida, e di vita di un giovane in una parte desolata della Finlandia degli anni ’90. Il tutto hardcore e con permadeath.

In My Summer Car iniziamo nella nostra tipica casetta rurale con la nostra camera, la cucina, il salotto, l’immancabile sauna, e nel giardino un garage e i rottami di una automobile sparpagliati. I rottami della automobile ad un esame più attento si rivelano essere tutti i pezzi necessari per assembrale completamente un intero motore e montarli sulla scocca dell’auto nella quale dovranno anche essere aggiunte sospensioni, freni, sedili, portiere, leva del cambio e tutto il resto.

Prima di concentrarci sullo scopo del gioco però ci rendiamo subito conto che in casa c’è poco cibo e una sola cassa di birra (argh), e dando un occhio alla cartina vediamo che il paese più vicino è a circa 2 km. Qui cominciano ad emergere gli elementi hardcore del gioco: il personaggio non corre, può solo muoversi lentamente camminando. Quindi possiamo vedere che nel vialetto c’è anche un furgoncino e una volta al posto di guida con qualche tentativo possiamo anche riuscire ad accenderlo. Ora possiamo guidarlo sulle tortuose stradine di campagna, tutte rigorosamente ad una corsia, e con auto che arrivano all’improvviso nella direzione opposta a tutta velocità. Se ci schiantiamo con sufficiente violenza, anche solo conto un albero, game over. Quindi anche muoverci con il furgoncino richiede un po’ di tempo dato che non è consigliabile andare a tutta velocità.

Una volta arrivati al paesello possiamo prendere un bel po’ di cibo (non è il caso di fare più giri) e un bel po’ di casse di birra, e già che ci siamo una cinghia, dell’olio, e del liquido dei freni.

Quindi una volta tornati a casa possiamo metterci ad assembrale l’auto, magari partendo dal motore. Assembrare l’auto è un complesso puzzle: non ci sono istruzioni di alcuna sorta all’interno del gioco, e non c’è alcun meccanismo che ci permetta di evitare ad esempio di dimenticarci i pistoni o altro. Non è finita qui: tutti i pezzi del motore sono da imbullonare, ma a differenza di altri giochi qua abbiamo una cassetta di attrezzi con chiavi di più dimensioni e dovremo scegliere sempre quella giusta (a tentativi il più delle volte). Una volta assemblato il motore possiamo concentrarci sul corpo della macchina, sollevandolo con il crick: anche qua i pezzi son parecchi. a questo punto possiamo calare il motore nel vano usando un piccolo argano. Collegato motore, elettronica, e simili possiamo mettere un po’ di benzina nel serbatoio e se abbiamo fatto tutto correttamente il motore con qualche tentativo si accenderà. Naturalmente qua è ancora solo l’inizio dato che non è detto senza liquido della frizione le marce non entrano, senza liquido dei freni le ruote non frenano, e lo sterzo va calibrato altrimenti la macchina tira a destra o a sinistra.

Io più o meno sono arrivato a questo punto, con una macchina che si accende ma ancora non si muove: una volta che l’auto si muove si può cominciare a pensare ad elaborarla partendo dalla regolazione del carburatore, fino naturalmente a tutte le possibili tamarrate estetiche, e all’autoradio potente.

My Summer Car non è certamente un gioco per tutti: è volutamente difficile e infuriante, la notte è scura, il modello di guida punitivo, le zanzare fastidiose… ma c’è un certo aspetto gratificante nel rimettere in senso un catorcio, e nell’andare in giro per questa terra abitata da bifolchi bevendo birra e insultando il prossimo. Poi c’è un tasto per fare il dito medio.

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