Ponti e non Muri


Gli Stati Uniti hanno un grave problema infrastrutturale. Ponti, dighe, argini, strade, rete elettrica ed idrica sono state state costruite parecchi anni fa e sono ora mantenute male, oppure obsolete. Lo stato dell’infrastruttura americana è attualmente valutato con un D+ dove gli argini e i canali sono il vero problema (D-), mentre lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è l’eccellenza (B-). I ponti sono valutati come un C+ ma a cosa equivale in realtà un C+?

In questa mappa del Washington Post possiamo vedere come esistono contee dove i ponti sono in una situazione critica, ovvero dove oltre la metà dei ponti è in cattivo stato oppure obsoleto.

L’infrastruttura è l’aspetto fondamentale delle civiltà evolute: senza infrastrutture le città funzionano male, si rischiano siccità, approvvigionamenti costosi, problemi nello smaltire i rifiuti, e naturalmente disastri, come quando gli argini New Orleans .

L’infrastruttura però non è un problema “sexy” per un politico: non si vincono le elezioni promettendo strade e ponti, e il costo stimato per mettere a posto l’infrastruttura americana è di 3 mila miliardi e mezzo di dollari.

In 8 anni Obama non è riuscito a risolvere questo problema, che ora è stato ereditato da Trump.

Prima di spendere un dollaro in muri un buon presidente deve mettere a posto i ponti che quotidianamente mettono in pericolo l’economia e le vite del popolo americano, molto più dei clandestini.

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