Recensione di Victoria 3

Ecco la mia recensione di Victoria 3

Dopo aver completato la mia prima partita a Victoria3 ecco la mia recensione.

Il focus principale del gioco è l’economia, la produzione, e il mercato. Tutto dipende dalla trasformazione di risorse. Molte interazioni possono essere non semplici da vedere, in particolare quelle politiche. Il sistema politico permette di varare leggi solo se le forze politiche sono al governo, e se l’opposizione non si ribella. C’è una componente di tiro di dadi nel passaggio delle leggi, ma andando avanti diventa sempre meno accentuata e la nazione può essere favorevole o rivoltarsi.

La guerra è probabilmente l’aspetto più fumoso, ma non mi dispiace il controllo indiretto. Quello che occorre capire è che i numeri delle truppe in una linea di fronte non sono determinanti: conta prevalentemente il numero di attacco o di difesa. Si possono vincere guerre logorando l’avversario tramite la difesa, soprattutto con trincee e mitragliatrici. Il che è una buona rappresentazione della Grande Guerra.

L’IA probabilmente in questo momento ha problemi a far funzionare l’economia, e nella mia partita con l’Italia mi son trovato ad essere al primo posto nella produzione di molte cose, tra cui il petrolio, avendo solo alcune regioni nel Borneo. Quindi nella mia partita c’era una effettiva mancanza di risorse sul mercato dovuto al fatto che l’IA non è stata in grado di sfruttare le risorse sul suo territorio e non ho trovato un modo per andare a impiantare industrie nei loro Stati.

Nella parte finale della partita può esserci un forte lag specialmente durante i conflitti e in generale il gioco rallenta, pur rimanendo giocabile (sul mio sistema, e installato su SSD).

Riassumendo ho trovato questo gioco divertente e forse un po’ troppo intenso nella microgestione.

Non lo consiglio se si cerca una esperienza militare e di conquista, dato che non è l’aspetto centrale del gioco.

Puoi vedere qui la mia partita a Victoria 3

Lascia un commento