Review Bombing e la contromossa di Steam

Uno dei problemi grossi problemi delle recensioni sociali è la mentalità di gregge soprattutto quando portata all’estremo grazie agli strumenti attraverso i quali ci si può rapidamente organizzare “dal basso” in rete per dimostrare la propria momentanea indignazione verso qualcosa.

Nelle recensioni di Steam possiamo vedere queste ondate di indignazione rivolte verso gli sviluppatori e le loro pratiche commerciali. Benché tutte queste contestazioni possano essere adeguatamente motivate, spesso la ragione di questa motivazione non ha nulla a che vedere con il gioco in se, e le sue meccaniche. Il caso più eclatante è stata l’ondata di recensioni negative che ha ricevuto Firewatch quando il suo sviluppatore ha fatto rimuovere i video del suo gioco prodotti da Pewdiepie, in seguito all’ennesimo scandalo.

Valve ha deciso di intervenire, probabilmente spinta da quest’ultimo caso, e comunque nel quadro generale del miglioramento del proprio marketplace evidenziando sulla pagina che quel determinato gioco stava ricevendo una ondata di recensioni negative, e dando all’utente l’opzione di filtrare queste recensioni, o di evidenziarle.

Mi sembra un ottimo strumento per andare ad analizzare come le recenti recensioni si siano modificate: è un aspetto cruciale per capire lo stato attuale di un gioco, in particolare per quelli molto datati e per quelli in early access. Questa funzione poteva in parte essere svolta dalla colonna “recensioni recenti”, ma può essere svolta ancora meglio oggi andando a filtrare sul grafico solo alcuni punti di interesse, e leggendo le recensioni relative.

Son certamente strumenti avanzati che probabilmente non verranno utilizzati dalla massa, ma è ottimo che un negoziante sia aperto a mostrare tutto questo dettaglio granulare nelle recensioni degli utenti.

Le recensioni degli utenti sono un ottimo modo per capire la qualità del prodotto, ma hanno anche un sacco di falle: per questo è importante poterle filtrare con precisione.

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