Snyder Cut: un involontario dietro le quinte della produzione di un blockbuster Hollywoodiano

Ho visto Zack Snyder’s Justice League e non lo considero un capolavoro. Lo considero un buon film con dei difetti alla base della storia in particolare un avversario troppo generico – anche nella versione di Snyder – che minaccia di distruggere il mondo.

Detto questo lo Snyder Cut è infinitamente meglio della versione cinematografica di Justice League. E questo ha dell’incredibile.

Lo Snyder Cut contrariamente a quanto si possa immaginare non è semplicemente una versione più lunga del film originale, ma è un film totalmente diverso.

Justice League non è nato nel migliore dei modi: in seguito al successo dell’universo cinematografico Marvel DC Comics ha provato a mettersi al passo bruciando le tappe.

Dopo Man of Steel è uscito Batman v Superman Dawn of Justice un film con l’impossibile pretesa di mostrare non solo il più epico scontro tra supereroi mai portato sullo schermo, ma anche gettare le basi per la Justice League.

Il film di Wonder Woman seppure storia standalone ha risollevato un po’ le sorti del franchise. Poi è arrivato Justice League…

Justice League era pensato come una opera in due film: il primo un sostanziale setup di Flash e Cyborg, e il secondo la resurrezione di Superman e la battaglia finale.

L’idea dei due film non andò in porto.

Poi la tragedia: Zack Snyder lascia la produzione in seguito al suicido di sua figlia. Al suo posto subentra Joss Whedon regista dei primi due film degli Avenger.

Probabilmente su istruzioni di Warner Brothers con l’intento di rendere il film meno cupo viene prodotto altro materiale con una grossa serie di reshoot.

Il tutto viene montato in un film di due ore con grossi problemi di tono (dramma misto gag stile Vacanze di Natale) e dove Cyborg e Flash vengono totalmente sacrificati; in particolare Cyborg che non ha un ruolo nel film.

Arriviamo ora allo Snyder Cut: 4 ore. Tutti i reshoot sostanzialmente eliminati, tono cupo ripristinato (e nonostante questo Flash riesce ad essere la spalla comica) e molto spazio ai personaggi.

Viene mostrata una piccola avventura di Flash: un quadretto che mostra i suoi poteri. Per Cyborg abbiamo una più dettagliata origin story, che si incastra in modo naturale con il film.

Il finale è completamente ristrutturato, passando da quello originale che ruotava attorno a Superman a questo che ruota attorno a Flash e Cyborg (e dove in realtà Batman praticamente scompare).

La questione da chiedere ai produttori è: ma non sarebbe stato il caso al posto di rigirare mezzo film ottenendo un risultato totalmente mediocre di usare le tonnellate di materiale già a disposizione per creare un film di 2 ore?

L’ultima mezzora dello Snyder cut è un epilogo che contiene l’originale scena post credit, e altre due scene post credit particolarmente assurde.

La scena di Wonder Woman a Londra per quanto eccezionale è anche inutile, dato che Wonder Woman ha il suo film stand alone, e non ha bisogno di una seconda introduzione.

Anche la battaglia delle amazzoni può essere accorciata.

Facile quindi capire che si sarebbe potuto avere un film di 120 – 180 minuti tranquillamente con il materiale di Snyder.

Ed è per questo che lo Snyder Cut è un involontario dietro le quinte: perché ci mostra in che modo folle, controintuitivo, e contro il giudizio dei fan funzionino le grosse produzioni cinematografiche.

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