Star Trek The Next Generation Prima Stagione

Star Trek TNG non mi ha mai appassionato durante la sua prima messa in onda. Ho sempre adorato la serie classica, ma i nuovi personaggi e le nuove storie son troppo complesse per la fantasia di un bambino di 10 anni cresciuto con le scazzottate del capitano Kirk.

Ora che vado per i 40 le storie di The Next Generation mi appaiono molto più appropriati, e descrivono diverse tematiche che sto vivendo nella vita adulta.

Ho recentemente completato la visione di questa lunghissima serie andata in onda negli ultimi anni 80 e nei primi 90, e voglio quindi dedicare 7 articoli a quella che probabilmente è una delle migliori serie televisive procedurali, e che contemporaneamente contiene molte idee che verranno sviluppate non solo nelle successive serie di Star Trek ma anche in molte serie televisive degli anni 2000.

The Next Generation: Prima Stagione (1987)

La serie classica si è conclusa nel 1969. Durante gli anni 70 son state rilasciate due stagioni della serie animata, basata sui personaggi della serie classica.

In quegli anni Paramount, non volendo competere con la trilogia cinematografica di Guerre Stellari, era riluttante a produrre un film, e quindi l’idea era creare una nuova serie per il 1978 il cui titolo provvisorio era Star Trek Phase 2.

Questa serie venne cancellata prima di entrare nel vivo della produzione: l’episodio pilota e gran parte del materiale prodotto venne riciclato nel primo film di Star Trek del 1979, che infatti è molto diverso rispetto ai film successivi, mentre alcune delle sceneggiature per gli altri 13 episodi ordinati finirono in The Next Generation, ed insieme a loro anche molte idee, tra cui l’equipaggio della nuova enterprise.

La prima stagione di The Next Generation per questo motivo è uno strano ibrido tra Phase Two, l’esperienza dei film, e le idee di Gene Roddenberry.

La produzione è praticamente tutta all’interno di teatri di posa, e la qualità dei pianeti non è molto migliore rispetto a quanto visto nella serie classica. Molti costumi degli alieni sono tipicamente anni 70, già vecchi nella seconda metà degli anni 80.

L’equipaggio di The Next Generation mostra alcuni cambiamenti sostanziali rispetto alla classica: sul ponte di comando c’è un Klingon, che fino a questo momento sono stati nemici della federazione, sia nelle serie televisive, sia nei film. Sarà infatti con il film The Undiscovered Country del 1991 che i Klingon cominceranno a vivere relativamente “in pace” con la federazione.

Nella prima stagione compaiono alcune razze che diventeranno molto importanti all’interno dell’universo di Star Trek. I Ferenghi faranno la prima apparizione nel quinto episodio, e torneranno nel nono, ma sarà solo con Deep Space Nine che cominceranno ad avere un ruolo centrale.

Q, una entità semidivina, che si diverte a mettere in difficoltà Picard comparirà nel pilota, e nel decimo episodio.

Ci sarebbe molto da dire sulla impostazione della nuova nave, che ora porta a bordo anche molte famiglie, con bambini, e per questo può dividersi in due navi, una da combattimento e una sorta di “scialuppa” per mettere al sicuro l’equipaggio non essenziale.

Per certi versi questa nuova Enterprise è più simile a Love Boat che ad una ammiraglia della flotta, e certamente è una nave enorme per la semplice esplorazione.

La produzione di questa serie è stata molto dura soprattutto per alcuni attori, e Denise Crosby l’interprete di Tasha Yar lascerà la serie nell’episodio 23 con una morte alquanto indecorosa per quello che fino a quel momento era probabilmente il miglior personaggio secondario dell’equipaggio.

Una stagione molto diversa rispetto alle successive: molte idee lasciate a metà, e personaggi con grosse difficoltà a trovare una dimensione, primo tra tutti Picard. Nessun episodio veramente memorabile, ma nessun vero disastro.

Dalla seconda stagione vedremo come la serie comincia a trovare una sua dimensione.

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