Nella seconda stagione si cominciano a sistemare alcuni dei problemi e delle sperimentazioni eccessive visti nella prima stagione.
Riker ha la barba e Troy non ha più i vestiti da “cheerleader spaziale” che aveva nella prima stagione, anche se passerà ancora molto tempo fino a quando indosserà una normale uniforme, Worf è nella sua posizione di capo della sicurezza e La Forge è stabilmente in sala macchine.
Unica grossa differenza tra i personaggi che diventeranno definitivi nelle stagioni successive è il medico di bordo Katherine Pulaski, al posto di Beverly Crusher che tornerà definitivamente nella terza stagione.
La seconda stagione ha certamente una qualità di produzione migliore rispetto alla prima, che ancora risentiva di scenografie, costumi, ed effetti speciali simili alla classica. Abbiamo uno stile distinto che è quello che ricordiamo di TNG.
Anche i personaggi hanno spazio per svilupparsi, particolarmente in alcuni episodi memorabili come “The Measure Of A Man” dove esploriamo l’umanità di Data.
Un altro personaggio importante introdotto nella seconda stagione è Guinan, interpretato da Whoopi Goldberg. Guinan gestisce il bar di Ten Forward – un nuovo set creato per la seconda stagione – e come ogni buona barista è una sorta di consigliere informale di bordo. Il suo ruolo che potrebbe sembrare quello di un cameo di una attrice famosa diventerà invece ricorrente e strutturale all’interno della serie.
Nella seconda stagione vengono introdotti anche i Borg: per il momento son solo una forza lontana mostrata da Q, ma nelle stagioni successive e nel film Primo Contatto diventeranno il nemico centrale della federazione.
Abbiamo anche molti episodi sull’esperienza dell’essere adulti come ad Riker si trova troppo bene per avanzare di carriera, e ha a che fare in un episodio con suo padre con il quale ha una pessima relazione.
Il personaggio di Wesley invece viene parecchio smorzato rispetto ai toni tenuti nella prima stagione, che son quelli che molti fan ricordano come insostenibili.
Questa stagione purtroppo si chiude quello che è probabilmente il peggior episodio di TNG: “Shades of Gray”.
A corto di budget – probabilmente bruciato nell’episodio dei Bord – il 22esimo episodio è un collage di scene della prima stagione tenuto insieme da una improbabile storia in cui Riker deve rivivere i suoi ricordi per guarire da un virus alieno contratto durante una missione.
Concludendo, la seconda stagione di TNG comincia finalmente a vivere di vita propria e crea il proprio universo, che esplorerà nelle stagioni future.